Chiesa San Pietro
Se facciamo riferimento alla chiesa di San Pietro a Barletta, non possiamo ignorare che, effettivamente, di chiese con questo nome nella nostra città se ne ricordano due. La prima tra queste, però, citata nei documenti con il nome Santo Petro è andata distrutta. Di quest’antica chiesa, che si ergeva su largo Castello, non lontano dalla Cattedrale, vi è cenno in parecchi documenti, sin dal 1100 circa. Purtroppo gli incendi del 1528 distrussero il tempio che venne raso, definitivamente, al suolo nel 1566 per spianare la piazza del Castello per ragioni militari.
Già però nel 1542 si pensava all’edificazione di una nuova chiesa dell’apostolo per sostituire quella ormai distrutta. In realtà, passarono diversi anni prima che il luogo di culto fosse riedificato da maestri muratori leccesi. Infatti, risale al 1557 un documento che parla della ricostruzione della ecclesimunda seu Cappella S. Petri, mentre un’incisione affissa sul portale ci fa capire che il lavoro venne completato solo nel 1595.
La nuova chiesa fu costruita non distante dal luogo in cui sorgeva la prima e fu posta alla destra della Cattedrale, dove ancora oggi possiamo ammirarla.
Subito dopo la realizzazione della chiesa, fu costruito anche l’annesso ospedale, con le casette attigue.
Nel 1623, terminata la costruzione della chiesa, dell’ospizio e delle due casette, la congregazione affidò al maestro muratore Giovan Battista Surdo la costruzione di una cappella dedicata a San Pietro nella Cattedrale, da realizzare su una di più piccole dimensioni voluta dalla famiglia Pappalettere, a ricordo della quale è restata un’iscrizione.
Struttura
Il prospetto principale della chiesa reca un portale con timpano a forma di triangolo che si poggia su un architrave e fregio decorato con una serie di metope e di ornamenti. Al centro del frontone triangolare è rappresentato, in rilievo, il patrono della chiesa, S. Pietro con in mano le chiavi. Al di sopra della scultura si può notare un calice con l’ostia che rappresenta lo stemma della Confraternita. Nella parte superiore vi è un piccolo rosone con doppio strombo che permette un migliore ingresso della luce negli spazi interni.
Tutta la facciata è rivestita di pietra di Trani, lavorata a bugnato. Il portone risale all’anno 1955 ed è realizzato in legno preziosamente decorato, su cui sono raffigurati gli stemmi emblematici della Confraternita del SS. Sacramento.
All’interno la chiesa si presenta con un’aula unica e rettangolare con copertura a capriate in legno e pavimentata con pietra basaltica disposta in modo da riprodurre un motivo a spina di pesce. Le pareti laterali sono caratterizzate da un doppio ordine di archi e orizzontalmente da una cornice marcapiano. L’altare maggiore, disposto in fondo, è realizzato in legno dorato ed è particolareggiato da molti ornamenti che riproducono rami attorcigliati, alternati agli stemmi della Confraternita e ad arabesche. Vicino all’altare possiamo ammirare la grande tela raffigurante la Sacra Famiglia con Sant’Anna e San Gioacchino e una particolare pedana del ‘600 con tre scene sacre: Gesù che prega nell’Uliveto, l’Ultima Cena e Gesù nel suo Incontro con la Veronica. A destra, sulla parete laterale troviamo un grande affresco in cui è raffigurata la Madonna con bambino, con a fianco tre dipinti più piccoli con San Pietro, San Tommaso e San Mattia. Preziosa è anche l’opera dipinta su tavola conservata in questa chiesa, che risale al XVI sec. e che riproduce Gesù cristo mentre esce dal Sepolcro con le mani insanguinate, con sullo sfondo tutte le immagini che simboleggiano la passione.
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