Chiesa San Benedetto

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Da sempre, il borgo Settefrati è devoto alla Madonna del Carmine tanto è vero che, ancor prima che sorgesse la chiesa, in via Regina Margherita, dove ancora oggi è situata, esisteva una piccola edicola campestre dedicata alla Vergine. Più tardi, quando il rione diventò più popoloso, fu espressa la volontà, da parte dei residenti, dell’istituzione di un luogo di culto, dedicato alla Madonna, in cui potessero recarsi i fedeli per professare il proprio credo.

Passarono molti anni e la chiesa fu costruita solo dopo la Prima Guerra Mondiale.

Grazie ad una cospicua offerta della allora badessa del monastero di San Ruggero fu possibile acquistare il suolo che, unito a quello su cui sorgeva l’edicola, divenne il terreno su cui costruire il tempio. I lavori di costruzione dell’edificio sacro iniziarono nel 1925 e al termine, nel 1927 fu consacrato al culto.

Il nome della chiesa avrebbe dovuto riprendere quello dell’edicola dedicata alla Madonna, ma la Madre Badessa che con la sua offerta ne rese possibile la costruzione, volle insistentemente dedicarla al Papa del tempo, per cui prese il nome di S. Benedetto.

Passò qualche anno e, per l’importanza sempre crescente che questa chiesa assunse all’interno del rione, si sentì la necessità di ampliarla. Per questo motivo, Don Antonio Casardi (a cui sin dall’inizio era affidato il tempio), contrasse un mutuo per adempiere a quei bisogni e nel 1939 fu realizzato l’ampliamento. Fu solo la prima delle estensioni che conobbe quella struttura. Infatti, grazie all’aiuto dei credenti e dei devoti, il luogo di culto continuò ad ingrandirsi fino a diventare nel 1958 così come lo ammiriamo oggi.

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